Navighiamo del degrado culturale ma di chi è la colpa? Non esiste solo la classe dirigente, ma anche quella pensante. Eccola.

Chi sono gli intellettuali italiani?
11 Dic 2015

Siamo soliti incolpare i politici del tracollo morale della nostra nazione, ma nessuno mai se la rifà con gli intellettuali. E come mai? In Francia almeno se la prendono tutti con Houellebecq, ma da noi chi abbiamo? Gli intellettuali nella storia si sono sempre distinti per la loro scomodità, per la divisione che creavano con le loro opinioni, per le posizioni illuminanti che avevano sulla società. Oggi in Italia sono intellettuali tutti quelli che scrivono i libri e vanno in televisione. Anche i cantanti, in veste di un potere persuasivo ereditato dai loro colleghi nelle generazioni precedenti, spesso vengono investiti di tale qualifica, specie se sono rock. Tuttavia se proprio dobbiamo pensare ai veri, effettivi, intellettuali italiani ecco sotto una lista approssimativa.

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Giuseppe Genna: ci tiene a far sapere quanto è colto. Infatti quando parla attua la supercazzola genniana. È pure riuscito a farsi bannare da Facebook per aver scritto qualcosa di cui non si capisce un cazzo. Mito. Lo rende molto credibile il fatto è che lui non va in televisione e non lo conosce NESSUNO.

Sgarbi: volente o nolente il capo è sempre lui. Anche solo per la forza verbale tutti glielo sucano.

Baricco: intellettuale da figa e utilizzato per di più da quelli che citandolo è come si vantassero di aver letto dei libri, non i suoi eh, ma dei libri in generale. In realtà i suoi libri sono brutti (immagini tipo il pittore che dipinge il mare inzuppando il pennello -il cazzo- nell’acqua di mare) e lui è raro che parli. Però è un modello aspirazionale per gli intellettuali che vorrebbero tutti essere un po’ baricchiani.

Gramellini: il vero Vate del pensiero. Scherzi a parte almeno lui non fa danni e parla a tutti. Tutto sommato uno di quelli che dice le cose più godevoli.

Serra: dieci anni fa era figo, ma non ha mai saputo conquistare quelli di sinistra veri, solo i moderati. È sia il D’Alema degli intellettuali di sinistra che l’Andreotti, una sorta di immortale grande saggio che indottrina masse di manager che non sanno un cazzo ma comandano nelle email aziendali, viaggiono sui frecciarossa e leggono L’amaca. 

Cacciari: unico filosofo al mondo capace di non citare filosofi quando parla, già solo per questo meriterebbe un premio. Poi manda a fare in culo Mario Giordano in diretta tv e lascia gli studi di continuo urlando con i coglioni giratissimi. Ha quasi sempre ragione. Stiloso con la barba e il capellino sessantottino e anche bell’uomo. Amante della figa come i veri intellettuali (lo trovate sempre a passeggio per Milano con della gnocca di livello)

Mughini: è grazie a lui se esistono Rivista 11 e tutte quelle menate hipster sul calcio. È stato il primo colto ad andare a parlare di pallone in tv. Il suo “aborrrrrro” (sborro?) rimane storico. Sbuzza l’occhi (toscanismo) come uno veramente incazzato e poi fa la vocina della zia sibilante e sorridente in dei cambi di umore sfrenati. 

Scanzi: tuttologo totale. Si infila anche in questa breve lista anche se non c’entra niente. Spocchia intellettualissima che lo fa switchare dai libri del cazzo su cani a quelli sul vino a dei merdosi romanzi. Ha un opinione su tutto. TUTTO è la Treccani umana. Lo ha preso a pugni anche il tipo dei Negrita 100 anni fa questo la dice lunga su quanto sia poco godibile. Per ogni Scanzi che ce la fa, e ce n’è uno appena ogni 60 anni, ci sono milioni di laureati in lettere che non ce la faranno mai. 

Erri de Luca: famoso per il processo e per quello sguardo un po’ così. Di lui nessuno ha mai letto un cazzo (poi qualcuno che c’entra, i suoi libri li compra, ma chi li legge?) se non le fighe fuori corso a lettere. 

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La Nave di Teseo: L’avete vista la foto? Questa foto? Non ce la possono fare. Ed è ok: la stima per Veronesi e per altri tipo Eco c’è, ci mancherebbe. Ma è una questione estetica. No no, non dico come si vestono, ma anche, anche questo. Paiono usciti dal 68. Paiono fermi all’800. Letteratura menosa per dinosauri. È questo ciò che vogliamo? Morire menosi? Dove sono le menti più fulgide della nostra generazione? Cristo, fondi una nuova casa editrice e invece di puntare su iniziative vagamente (vagamente eh) moderne, tutto ciò che trasmetti è qualcosa che sa di stantio, di occhiaie e seghe mentali a cui non gliene frega più a nessuno? Sono morti, e manco se ne sono accorti. E poi il nome: la nave di Teseo. Sembra quello di un’associazione culturale del circoletto. Stasera La Nave di Teseo presenta la proiezione del film I criptosauri. Essere avanti è qualità di pochi, degli stolti e degli incompresi, spesso. Ma non chiediamo tanto. Non chiediamo quello che fa Dave Eggers in America, una casa editrice che fa arrapare da quanto si vende bene, comunica bene, per i progetti che fa, per l’estetica che trasmette, per la forma e per la sostanza. Ma dai, uno sforzo. Almeno uno

Donne

Le donne se la cavano un po’ meglio ma tutto sommato hanno anche loro i loro scheletri nell’armadio.

Selvaggia: lei è la Littizzetto del giornalismo italiano. Parla male di chiunque, ha costruito una carriera infamando la gente con quell’aria da finta simpatica. Nonostante tutto col suo metodo da estorsione è in grado di pontificare più o meno su tutto. Se le stai sulle palle ti rovina. 

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Valentina Nappi: inutile che storciate il naso lei scrive su Micromega. Ha posizioni così estreme che manco i partiti estremisti e dice cose sul sesso da satanista. Però ecco lei scrive su Micromega quindi è più intellettuale di tutte le altre.

Bianca Berlinguer: ottima ma non è intellettuale

Milena Gabanelli: stupenda ma non è intellettuale

Concita: chi???

Sabina Guzzanti: il vero prototipo umano del concetto facciamoci del male. Avrebbe anche delle intuizioni brillanti ma la sua spocchia intellettualistica la sputtana sempre rendendola noiosa a morte. Il suo film sull’Aquila era così così, quello dopo non l’ha cagato nessuno. Ma nessuno eh…

Elena Ferrante: è un uomo e comunque i suoi libri sono terrificanti.

Luxuria: se pensate che dieci anni fa lei era il simbolo della rinascita della sinistra… Oggi conduce quella roba con la gente nuda sull’isola in tv.

 

WNR

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