Lucio Dalla è morto il primo marzo di due anni fa. E noi abbiamo chiesto al cantautore Francesco Tricarico di ricordarlo. Ecco cosa ha prodotto la sua testa
(e non solo). llustrazione di Tafarno

In memoria di Lucio Dalla
3 Mar 2014

Tafarno disegna Tricarico che sogna Lucio Dalla

Un Lucio Sogno, racconto di Tricarico

Francesco: «Lucio cos’è successo?»

Lucio: «È andata così Francesco… Non puoi fare niente tu ne tantomeno io, era nell’ordine delle cose. L’ordine era: smettere di fare e pensare. Chi avesse infranto il protocollo sarebbe stato fatto fuori».

Francesco: «Perché?»

Lucio: «Affinché non ci fossero più modelli a cui tendere, esempi per cui valesse la pena migliorarsi, sognare, evolversi, cercare di capire… studiare. Ognuno doveva addirittura pensare di essere meglio dei modelli e degli esempi (tanto erano bassi e infimi) imposti o esposti affinché rimanesse com’era e non creasse alcun problema…»

Sveglia. Drin . Drin .

Francesco: (si sveglia)

(pensa) «Merda ! Non mi   ricordo mai i sogni».

[Redazione]: Per questo post abbiamo avuto il piacere di far collaborare due grandi Franceschi: Tricarico, il pittore e cantautore scapigliato, antiordinario, quello di Puttana la maestra, Io sono Francesco, Voglio una vita tranquilla, e Venturi, alias Tafarno, talento sardo visionario e citazionista di stanza a Roma.

Francesco Tricarico

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