Foto di Ray Banhoff
hai la faccia da marciapiede anni Novanta
hai la faccia da negra offesa
il latte, voglio vedere il latte che esce dalle tue Tette. Dalle. Tue. Tette.
Chi stai aspettando? Continui ad aspettare.
Si vede
Ah se tu aspettassi un figlio. Se potessi nutrire ciò che nutri per un figlio.
Ferma la goccia con una mano, senza malizia, leccati il dito, senza malizia, ridi, sputa, alza quegli occhi mentre godi e li bagni di saliva
il Tutto.
Volevi.
Volevi fare un film porno. Volevi finire sui rotocalchi. Volevi il tuo sudore di celebrità una notte
diversa
di suoni
e di archi
Chiariamoci: io ti immagino così: con un pareo che mi vieni ad aprire e butti la sigaretta in un vaso di terra bagnata che fa crescere orchidea
slavata
con un bikini rosa fluo e azzurro e sbuffi vedendo il mozzicone che si spegne e mi dici: vieni.
Chiariamoci: io ti immagino così: che sai di ho poco tempo a disposizione, scopami ora che dopo non avrò voglia, dopo non avrò tempo, dopo mi cadrà la pelle, il grasso, la vedi questa gamba, la vedi questa pancia, ecco cederanno
Cederà
la mia ansia, la mia frustrazione
Cederà
la mia bramosia, la mia lezione
d’integrità, di sazietà
E sarai una che si sveste, che male c’è?, che si sveste per noia e soddisfazione
Ti renderò madre e triste. Sarai madre. Sarai triste. Soprattutto quando
guarderai
la Tua foto, le Tue Tette
e ti asciugherai la goccia
e aspetterai il latte
sempre tuo